venerdì 30 marzo 2007

AVRIL LAVIGNE


Canadese, bionda, occhi azzurri, un viso che buca lo schermo.
A 17 anni potrebbe essere perfetta per il mondo del teen pop, invece lei non sente ragioni: l'importante, dice, è "essere se stessi in quello che si fa". Il che significa fregarsene del pop e gettarsi a capofitto in un rock melodico e graffiante. È così che nel 2002 Avril Lavigne diventa un fenomeno di proporzioni gigantesche.
Comincia tutto a Napanee, paesino di 5 mila anime nella provincia canadese dell'Ontario. È qui che Avril si scatena fin da piccola facendo impazzire gli insegnanti (è troppo irrequieta) e i vicini di casa (trasforma il letto in un palco dove esibirsi a squarcia gola).
All'inizio ogni strada è buona per avvicinarsi al canto: dal country ai concorsi per giovani talenti, dalla musica gospel al coro della chiesa (la prima canzona cantata in pubblico è "Near The Heart Of God", durante il concerto di Natale. Avril ha 10 anni).
Insomma, viene sfruttata ogni occasione per imparare a stare sul palco e per far sentire la sua voce. Fortunatamente per lei, ad ascoltarla c'è anche Antonio 'L.A.' Reid, pezzo grosso di Arista Records che intuisce subito il suo talento e la mette sotto contratto.
All'età di 16 anni, e con un appartamento a New York, il sogno musicale di Avril Lavigne diventa realtà: circondata da producer e musicisti di razza, forte dell'apprendimento autodidatta della chitarra e di una gran voglia di scrivere, Avril sfoga tutta la sua creatività. Solo che all'inizio le cose non girano per il verso giusto. Il trasferimento a Los Angeles diventa la carta vincente: qui incontra l’autore e produttore Cliff Magness, l’uomo giusto per lei, capace di affiancarla in modo discreto, guidandola senza toglierle spazio. Completa il quadro l'aggancio con Nettwerk Management, già alla guida delle carriere di Sarah McLachlan, Dido, Coldplay, Barenaked Ladies e Sum 41.
A giugno del 2002 tutto è pronto per "Let Go", album d'esordio col botto: 14 milioni di dischi venduti, 8 nomination ai Grammy Award, singoli come "Complicated" e "Sk8er Boi" che sbancano la Top 10. Insomma: a soli 17 anni il mondo intero si accorge di lei e la accoglie a braccia aperte.
Passaggi televisivi, videoclip ed esibizioni live completano l'opera, proiettando Avril Lavigne nel mondo di quelli che contano e che hanno pure il privilegio di fare a meno di molti compromessi.
Dopo il lungo e fortunato tour mondiale Avril pubblica "My World" (novembre 2003), una sorta di riassunto dell'anno appena passato in formato DVD: video musicali, photogallery, dietro le quinte e riprese dei suoi concerti (con tanto di cover live di "Fuel" dei Metallica, "Basket Case" dei Green Day e "Knockin’ On Heaven’s Door" di Bob Dylan).
Terminata la tournée Avril si rimette al lavoro sul disco #2. "
Under My Skin" esce a maggio del 2004 e vanta collaborazioni di tutto rispetto: quella con la cantautrice canadese Chantal Kreviazu, che contribuisce alla composizione di molti brani, ma anche quella con i producer Butch Walker, Raine Maida e Don Gilmore (Linkin Park, Pearl Jam).
Risultato: il successo si ripete e negli States l'album vende 380.000 copie solo nella prima settimana, mentre i singoli "Don't Tell Me" e "My Happy Ending" garantiscono che il trend si mantenga positivo.
Il 2005 trascorre quasi tutto in tour, ma rimane spazio pure per sostenere la carriera di modella e quella cinematografica (non solo nel reparto colonna sonora: nel 2006 esordisce pure come attrice dando la voce a uno dei personaggi del film d'animazione "La Gang Del Bosco").
Poi è tempo di matrimonio: il 15 luglio 2006 Avril Lavigne sposa Deryck Whibley, cantante/chitarrista del Sum 41 che frequenta dal febbraio del 2004.
È proprio il neosposo a coprodurre i terzo album ufficiale della signora Lavigne, che si intitola "The Best Damn Thing", debutta nei negozi a partire da aprile 2007 ed è anticipato dai brani "Keep Holding On" (inserito nella colonna sonora del film "Eragon") e "Girlfriend".